Alla scoperta degli Orti del Timone tra fiori ed erbe spontanee commestibili
Da sempre l’essere umano conosce e utilizza le erbe selvatiche, nella medicina come nell’alimentazione. Nei secoli scorsi, durante le grandi carestie i nostri antenati avevano dovuto imparare a cibarsi di erbe spontanee, cortecce, radici, butti, gemme e altri prodotti selvatici edibili.
Da alcuni decenni stiamo assistendo a una rinnovata attenzione verso le erbe spontanee – suscitata dalla riscoperta degli usi che ne facevano le nostre nonne in cucina, la curiosità e la trepidazione legata all’attività di raccolta, e non ultima la voglia di riconnettersi con la natura.
Qui a Portovenere, noi degli Orti del Timone abbiamo una grande fortuna: all’interno del perimetro del nostro oliveto naturale possiamo raccogliere una grande varietà di erbe commestibili.
Domenica 12 Maggio 2024 abbiamo deciso di organizzare una mattinata di avvicinamento alle erbe selvatiche. Ci troveremo davanti al Timone a Portovenere e da li raggiungeremo gli orti. Qui Antonella Sarnataro ci introdurrà al riconoscimento e alla raccolta degli erbi, che si concluderà con uno showcooking e un pranzo conviviale.
Il menù prevede un’insalatina primavera con erbi e fiori, crostini con salsa di Piantaggine, trofie al pesto di aglio triquetro e molto altro. Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione, potete consultare la Scheda Evento qui sotto.
Se invece volete un’anticipazione delle piante che incontreremo, proseguite nella lettura!
Raccolta e Identificazione Erbe Selvatiche con Showcooking e Pranzo
Quando: Domenica 12 Maggio 2024
Ora e Luogo di Ritrovo: Ore 9:30, presso Ristorante Pizzeria Il Timone, Via Olivo, 29, Portovenere.
Durata Totale: 9.30 – 16.00
Pranzo: ore 13.00
(a conclusione del pranzo relax e chiacchiere nell’orto)
Menù:
Insalatina Primavera con erbi selvatici e fiori dai tanti colori
Crostino con salsa di Piantaggine e ricotta nostrale
Calzoncini con gli erbi saltati in padella e ricotta
Trofiette con pesto di aglio triquetro e mandorle
Torta di limoni de Il Timone, con calice di passito
Costo: 50 euro a persona
(max 15 persone)
Prenotazione: Chiamare o Inviare un messaggio Whatsapp al 3472601008
Borragini
Aglio Triquetro
Tarassaco
Piantaggine
Radicchiella
Acetosella
Limoni
Borragini
La borragine è una pianta erbacea spontanea il cui nome porta inevitabilmente qui, in Liguria, dove è ingrediente principe di alcuni piatti, tra cui spiccano i famosi ravioli di borragine.
Come altre piante delle quali leggerete tra poco, ha proprietà depurative e disintossicanti, diuretiche, digestive, antibatteriche e ottime per rafforzare il sistema immunitario.
Nello specifico, vanta alte concentrazioni di vitamina A e di manganese, così come le vitamine del gruppo B (soprattutto B1, B2, B3 e B5), e Omega 6.
Sapore: verde, fresco e limpido come quello del cetriolo.
Consigli culinari: è un ingrediente di cui non si butta via nulla. Foglie, fiori e gambo, sono ideali per arricchire i ripieni di pasta fresca come ravioli o pansoti. Ma le boragini sono speciali per insaporire anche il classico minestrone alla genovese, i risotti e molti contorni deliziosi.
“Borago officinalis L.”. In Acta Plantarum, Forum. Disponibile on line (data di consultazione: ): https://www.actaplantarum.org/forum/viewtopic.php?f=40&t=83483
“Allium triquetrum L.”. In Acta Plantarum, Forum. Disponibile on line (data di consultazione: ): https://www.actaplantarum.org/forum/viewtopic.php?f=40&t=133466
Aglio Triquetro
Questa pianta, pur non facendo parte delle Liliacee, la famiglia di agli, porri e cipolle, ha un sapore fresco e pungente di aglio. Già conosciuto dagli antichi Egizi, l’aglio triquetro regala numerosi benefici per la salute: favorisce la regolazione della pressione arteriosa, è un efficace vermifugo e ha proprietà disinfettati, antibiotiche e ipoglicemizzanti.
Sapore: è più dolce e digeribile dell’aglio classico.
Consigli culinari: provate a fare un pesto di aglio triquetro con mandorle o noci, e dell’olio buono. Potrete usarlo per condire dell’ottima pasta fresca oppure da spalmare sul pane abbrustolito per un gustoso aperitivo.
Tarassaco
Il tarassaco è una pianta erbacea con incredibili proprietà digestive, depurative, diuretiche, antisettiche e antinfiammatorie, supportate da indagini farmacologiche. Insieme alla cicoria, è tra le erbe spontanee più amare, per cui il suo utilizzo in cucina è a volte associato a preparazioni di erbi misti che includono piante dal sapore più dolce. Sel tarassaco si possono utilizzare anche le radici ed i boccioli, fatti sotto sale o sott’aceto come i capperi.
Sapore: gradevolmente amaro e lievemente speziato.
Consigli culinari: dai decotti alle tisane, dagli antipasti ai dessert, il tarassaco è un ingrediente versatile. Noi consigliamo di gustarlo “in purezza” saltando le foglie in padella con uno spicchio d’aglio e dell’olio buono, extravergine di oliva. Un consiglio extra? Una volta tolto dal fuoco, aggiungete qualche goccia di spremuta di limone.
“Taraxacum aquilonare Hand.-Mazz. – Scheda IPFI, Acta Plantarum “. Disponibile on line (data di consultazione: 18/04/2024): https://www.actaplantarum.org/flora/flora_info.php?id=7630
“Plantago lagopus L. – Piantaggine piede di lepre”. In Acta Plantarum, Forum. Disponibile on line (data di consultazione: ): https://www.actaplantarum.org/forum/viewtopic.php?f=95&t=14736
Piantaggine
Sin dall’antichità, le proprietà della piantaggine erano ben note: soprattutto quelle antinfiammatorie, antibatteriche, antitussive ed espettoranti. Largamente utilizzata in campo cosmetico, in un lontano passato veniva chiamata “erba di Marte” e si riteneva fosse capace di trattare numerosi disturbi. Oggi troviamo estratti e derivati della piantaggine all’interno di numerosi integratori alimentari utili a favorire il benessere delle vie respiratorie.
La piantaggine è inoltre ricca di vitamine A, C e K e di minerali come calcio e ferro.
Sapore: lievemente amarognolo, che ricorda quello del fungo.
Consigli culinari: speciale per insaporire un tipico minestrone alla genovese, ma anche saltata in padella, aggiunta alle insalate o torte salate.
Noi consigliamo di creare una bella salsa, come un pesto: prima occorre lavarla e pulirla dai filamenti più duri. Poi sbollentarla se necessario e aggiungere mandorle o noci a piacere, e olio buono. Perfetta come gustoso antipasto o in accompagnamento a un aperitivo.
Radicchiella
È una pianta selvatica il cui nome deriva dal greco ‘krepis’ (scarpa), per l’aspetto delle foglie basali appressate al suolo.Le si attribuiscono proprietà disintossicanti e depurative del sangue, ma anche diuretiche e antiossidanti. Le piante del genere crepis hanno in genere il sapore tipico delle erbe amare, in particolare la varietà Crepis Foetida ricorda nel nome l’odore sgradevole della pianta.
Sapore: simile a quello delle mandorle amare.
Consigli culinari: l’uso è quello tipico delle cicorie. Quindi, raccogliendo la rosetta ancora allo stadio giovanile, si può consumare cruda in un’insalata se tenera, da sola, o nelle misticanze, oppure lessata e condita con olio buono, limone e aglio e cipolla a piacere.
“Galleria della Flora”. Disponibile on line (data di consultazione: 18/04/2024): https://www.actaplantarum.org/galleria_flora/galleria1.php?id=4071
“Oxalis acetosella L. – Scheda IPFI, Acta Plantarum “. Disponibile on line (data di consultazione: 18/04/2024): https://www.actaplantarum.org/flora/flora_info.php?id=5601
Acetosella
L’acetosella è una pianta spontanea caratterizzata da foglie a forma di cuore, simili a quelle del trifoglio. È piccola, non cresce più di qualche centimetro da terra, e ama l’umidità. Ricca di acido sorbico e sali minerali come calcio e potassio, ha proprietà diuretiche, depurative, dissetanti, decongestionanti e antinfettive.
Sapore: salato e acidulo.
Consigli culinari: noi consigliamo di consumarla fresca, per non perdere le sue preziose proprietà. Risulta infatti perfetta per arricchire una bella insalata di primavera. È comunque molto apprezzata per realizzare tisane o decotti casalinghi.
Limoni
Il nostro orto ci regala tantissimi limoni freschi e succosi. Sono limoni liguri, più piccoli di quelli delle aree campane, ma ricchi di succo, e profumatissimi!
Il modo migliore per gustarli? Utilizzarli per fare una bella limonata, oppure nella torta morbida al limone che prepariamo nell’altro ristorante di famiglia: l’Antica Osteria del Carugio. Si tratta di una prelibatezza bilanciata nei sentori… un mix perfetto di dolcezza e una piacevole nota aspra di limone, unite in una consistenza soffice e irresistibile.
Non a caso, i clienti abituali la ordinano sempre!
Vuoi saperne di più sui nostri eventi?
Puoi chattare con noi su whatsapp per avere tutte le informazioni in tempo reale!